mercoledì 16 marzo 2011

Che rapporto abbiamo con il cibo?

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale nelle abitudini alimentari.

Sino alla prima metà del ‘900 il rapporto con il cibo era caratterizzato dal bisogno, dalla necessità e dalle limitazioni. 

Attualmente, invece, anche a causa del migliore tenore di vita, la nostra alimentazione è caratterizzata da copiosità, ma il più delle volte anche da sregolatezza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità diritti fondamentali dell’umanità sono da ritenersi una alimentazione adeguata e la salute, tra loro comunque fortemente interconnessi.

Attualmente, soprattutto le giovani generazioni mangiano abbondantemente, tuttavia in maniera sregolata, e fanno poca attività fisica.

Solo qualche anno è trascorso dall’allarme lanciato dall’OMS nell’ European Health report 2002, il rapporto sulla salute in Europa nell'anno 2002, dove l’obesità appariva come “la malattia dell’Europa”
Cito ciò che veniva sottolineato:

In molti Paesi europei - si legge - più della metà della popolazione adulta si trova al di sopra della soglia di “sovrappeso” e circa il 20-30% degli individui adulti rientra nella categoria degli obesi (“clinically obese”). L’obesità infantile è in continuo aumento e, in molti Paesi europei, un bambino su cinque è affetto da obesità o sovrappeso. Un preoccupante dato di fatto è rappresentato dalla persistenza dell’obesità infantile nell’età adulta, con conseguente aumento dei rischi per la salute. Un altro aspetto del problema è quello delle ripercussioni psicologiche: infatti, l’obesità infantile comporta spesso una diminuzione dell’auto-stima e persino sindromi depressive”.

In Italia, moltissimi bambini non hanno una corretta alimentazione, sono sovrappeso ed a volte sfiorano l’obesità. Tra il 1999-2000 bambini ed adolescenti in sovrappeso raggiungono percentuali molto elevate: 20% in sovrappeso e 4% vera e propria obesità.



Alla luce di questi dati emerge sicuramente con urgenza la necessità di promuovere stili di vita maggiormente salutari.

Il miglioramento dello stato di nutrizione passa sicuramente attraverso azioni diversificate ma sinergiche, tra cui: la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione di comportamenti alimentari inadeguati, un efficiente utilizzo delle risorse alimentari.

Un’alimentazione, inadeguata e sregolata, può portare con sé conseguenze molto negative sia per la salute fisica che per quella psichica. Le più comuni: obesità, ipertensione, diabete mellito, neoplasie,…

Una adeguata educazione alla sana alimentazione può avere anche la funzione di prevenzione di determinati disturbi del comportamento alimentare di origine psicologica, quali: anoressia nervosa, bulimia, obesità iperfagica.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...