mercoledì 13 aprile 2011

Anoressia Nervosa - Parte 2


Di seguito posto un caso clinico tratto dalla letteratura, dal “DSM-IV-TR CASI CLINICI. Applicazioni cliniche del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” (Masson, 2006).



Quando Peggy fu valutata per la prima volta per l’ammissione ad un programma per i disturbi dell’alimentazione in regime di ricovero aveva 20 anni, era alta un metro e 60 e pesava solo 30 chili. Aveva cominciato a perdere peso 4 anni prima, inizialmente facendo una dieta per perdere 3 chili indesiderati. Incoraggiata dai complimenti che riceveva sul suo nuovo aspetto corporeo, continuò la dieta e perse ancora peso.
Nei due anni successivi continuò a perdere peso, aumentò l’attività fisica finchè il peso raggiunse un minimo di 28 chili e divenne amenorroica. Venne ricoverata in un reparto medico, trattata per un’ulcera peptica e dimessa, per essere nuovamente ricoverata tre mesi più tardi nel reparto psichiatrico di un ospedale generale. Durante le otto settimane di ricovero passò da 37 a 45 chili. Continuò a stare bene finchè non partì per frequentare l’università e, sotto la pressione di maggiori richieste accademiche e sociali, si rimise a dieta finchè non raggiunse un peso di soli 30 chili. Le sue abitudini alimentari erano ritualizzate: tagliava il cibo in pezzetti piccolissimi, li rigirava nel piatto e mangiava molto lentamente. Si tratteneva dal mangiare cibi ad elevato contenuto di grassi e carboidrati. Era preoccupata dei cambiamenti del suo corpo e divenne sempre più ansiosa mano a mano che la sua figura si sviluppava. Fu costretta a lasciare la scuola e ad accettare una nuova ospedalizzazione.
Peggy era motivata ad accondiscendere al trattamento, ma i suoi progressi erano influenzati dal timore di aumentare di peso e diventare obesa. Ci si attendeva che guadagnasse un minimo di un chilo a settimana ed era obbligata a rimanere a letto a riposo se non riusciva a raggiungere un peso sufficiente. Mediante la psicoterapia Peggy fu guidata gradualmente a discutere dei propri sentimenti e anche a guardarsi allo specchio”.

Il caso di Peggy, tratto dalla letteratura, mostra tutte le caratteristiche salienti dell’Anoressia Nervosa:
  • Rifiuto di mantenere un peso corporeo corrispondente o al di sopra del peso minimo normale per l’età e per l’altezza
  • Paura intensa di ingrassare, anche se oggettivamente sottopeso
  • Distorsioni nella percezione della propria immagine corporea
  • Amenorrea

L’Anoressia Nervosa è un disturbo grave e pericoloso per la vita; tuttavia, tramite una precoce diagnosi ed un trattamento adeguato e competente si possono ottenere degli ottimi risultati.

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