domenica 19 dicembre 2010

I disturbi d'ansia

Non esiste una vita senza emozioni!
Di queste, fa parte l’ansia, utile all’essere umano come segnale per valutare e prevedere determinati pericoli e quindi aumentare la probabilità di sopravvivenza.

L’ansia rappresenta sostanzialmente una forma di paura; tuttavia mentre si priva paura davanti ad uno stimolo reale, esterno e concreto, come per esempio: un uomo che ci vuole mal menare oppure un cane che ci vuole mordere; l’ansia, invece, è una sensazione di allarme che sembra non avere un contenuto ben determinato e quindi molto spesso si prova ansia e non si sa il perché. L’ansia è avvertita come una sensazione di attesa di qualcosa di indefinito e spiacevole, una irrequitezza psichica a volte difficile da definire ed identificare.

L’ansia in condizioni “normali” è un meccanismo adattivo, utile alla sopravvivenza, in quanto consente all’essere umano di essere “maggiormente attento ai pericoli” e quindi di poterli fronteggiare “meglio”.

Tuttavia l’ansia può presentarsi anche in condizioni “patologiche”, ovvero invalidanti, che creano un disagio significativo nella vita dell’individuo…in questi casi si può parlare dei cosi detti “Disturbi d’Ansia”,

I disturbi d’ansia rientrano nell’area nevrotica. In tale area si rilevano tutti quegli stati in cui è presente un conflitto tra gli stati intrapsichici che è determinato dall’irrompere di pulsioni rimosse perché ritenute pericolose. Il soggetto attraverso la sintomatologia ansiosa trova un soddisfacimento parziale ed indiretto della pulsione;  una sorta di compromesso con il quale il soggetto mette in atto meccanismi difensivi, che altro non sono che espressioni mascherate e sostitutive delle pulsioni.

Nell’ambito nevrotico l’esame di realtà del soggetto ed il funzionamento dell’Io sono prevalentemente conservati. L’Io ha un buon livello di integrazione ed è in grado di svolgere abbastanza efficacemente le sue funzioni, riesce infatti a mediare con la realtà ed ad inviare al soggetto una immagine congruente di se stessa. È rilevabile, tuttavia, una sofferenza cosciente, in quanto la persona è consapevole dei propri disturbi.

I disturbi d’ansia rientrano nella sfera nevrotica, quindi l’Io del soggetto continua a svolgere le sue funzioni anche se con difficoltà ed il rapporto con la realtà appare mantenuto. 
In tali casi specifici l’ansia è espressione di un conflitto interno, che andrà in seguito rielaborato; essa rappresenta come un campanello di allarma che avvisa il soggetto di un pericolo imminente.

Riferendosi al DSM-IV – TR nei disturbi d’ansia si possono rilevare:
  • Attacco di panico
  • Agorafobia
  • Disturbi di panico senza agorafobia
  • Agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico
  • Fobia specifica
  • Fobia sociale
  • Disturbo ossessivo – compulsivo
  • Disturbo post traumatico da stress
  • Disturbo acuto da stress
  • Disturbo d’ansia generalizzato
  • Disturbo d’ansia dovuto ad una condizione medica generale
  • Disturbo d’ansia indotto da sostanze
  • Disturbo d’ansia non altrimenti specificato

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