Con
l’arrivo dell’anno nuovo siamo tutti presi dai buoni propositi.
“Inizierò
ad andare in palestra”
“Smetterò di fumare”
“Seguirò una dieta”
“Sarò più
gentile con gli altri”
“Cercherò un lavoro”,…
Spesso
tuttavia non siamo in grado di mantenerli!
Perché
accade cio?
In
primo luogo perché a volte ci poniamo obiettivi realisticamente troppo
impegnativi; desideriamo raggiungere dei grandi cambiamenti molto velocemente e
ciò risulta effettivamente complesso. Ci poniamo spesso obiettivi
irraggiungibili che paradossalmente invece di alimentare positivamente la nostra
autostima ci pongono dinanzi ad un fallimento.
In
secondo luogo perché, pur non sapendolo, con i “nostri buoni propositi”
mettiamo in atto dei processi decisionali realmente complicati.
Ma
cosa “mantiene vivi” i nostri buoni propositi?
Sicuramente
un ruolo cruciale in questo è da ascrivere alla motivazione, ovvero quell’insieme
di fattori che dirigono il nostro comportamento verso una data meta. Quindi per
portare a termine il nostro proposito dovremmo essere altamente motivati e
quindi avere l’intenzione cosciente e consapevole di raggiungere il nostro
obiettivo e di mantenerlo nel tempo. Tuttavia oltre al nostro desiderio ed alle
nostre intenzioni sarà utile analizzare le nostre aspettative su noi stessi e
cercare di “ridimensionarle” tenendo in considerazione quelle che sono le nostre
reali potenzialità.
Raggiungere
i nostri buoni propositi e mantenerli nel tempo non è quindi così semplice come
può sembrare, al contrario richiede una grande consapevolezza di se stesso,
della propria autoefficacia, delle proprie capacità in relazione alle proprie
aspettative.
Quindi,
alla luce di quanto precedentemente espresso, in caso di iniziale fallimento
non demordiamo! Continuiamo a perseguire i nostri “auspicati” cambiamenti
magari ridimensionandoli un po’ alle nostre energie e possibilità. Diamoci
sempre un’altra opportunità per raggiungere il “cambiamento”.